C'è qualcosa di primordiale, di autenticamente umano nelle arti come la pittura o la musica. In mezzo a mille barbarie, le arti ci riconducono alla nostra essenza divina e spirituale. Particolarmente caro per me è il teatro, per anni troppo presa da giustificabili preoccupazioni, lo avevo abbandonato. Adesso, complice lo spettacolo dei pupi e i bei lavori del mio amico Alberto, mi sto interessando di nuovo a questo mondo.
La commedia I Menecmi è stata graziosa, ho notato l'impegno di ogni attore, anche se c'era qualcuno che non avrei mai immaginato che potesse recitare in dialetto, per non parlare di chi lo immagino di più cambarettista alla radio. La bellezza di questo mestiere è proprio quella di superare sempre i propri limiti, di reinventarsi, di sperimentare sempre personaggi nuovi. Sicuramente non ci si annoia mai!
Il problema è che tutti vogliono stare in tv,vogliono avere successo,ma spesso quelli che lo hanno sono solo i più spregiudicati o più furbi,ma la bravura e la preparazione sono un'altra cosa. Ed il teatro è la cartina tornasole della bravura.
Durante la serata, purtroppo dietro di me c'erano una coppia di giovani fighetti, sui quali spesso mi sono chiesta per quale motivo avessero pagato 10 euro di biglietto, per muovere critiche senza senso su quasi tutti gli attori. E' mancato poco che lanciassi loro una sedia! (lo so sono spartana
nelle mie manifestazioni!). Le critiche hanno senso quando sono costruttive e quando hanno molto da dire, invece questi due individui hanno posto certe questioni solo per fare sfoggio della loro conoscenza del settore.
Penso che le arti, se le guardi con gli occhi del fanciullino pascoliano, le ammiri di più. Ammetto di non avere una cultura teatrale immensa, figuriamoci come voce di pupo siciliano o peggio come attrice, ma a me il teatro piace per le sensazioni immediate che dà. E' come mangiare una bella fetta di torta alla frutta, assaporare nel mondo più istintivo e sentimentale ogni elemento.
Un attore se è bravo mi fa piangere, mi fa ridere, mi coinvolge, se non lo fa vuol dire che ha tanta strada ancora da fare. Questa è per me l'unica critica.
E lo spettacolo di venerdì mi ha fatto ridere per il suo miscuglio siciliano/latino, per il rumore della porta che si chiudeva, ha smosso in me il fanciullo che resta sopito durante tutta la giornata
Il teatro come diceva Aristotele deve avere un effetto catartico sulle persone.
E in me lo ha.
Chissà se alla compagnia teatrale di Nicolosi cercano anche una comparsa.
La vita è dura, è faticosa ed io voglio vivere, non voglio più sopravvivere. :)
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