giovedì 5 maggio 2016

Si può lavorare da morire, ma morire di lavoro no!


Carissime mamme, carissime donne,
 da pochissimo è ormai trascorso il Primo Maggio, festa internazionale del lavoro, ma da quasi 10 anni in Italia è diventatp più che una festa, una sorta di Requiem, un ricordo vago o mai avuto.
Noi donne, in particolare sopra i 30 anni e ancor di più le madri, siamo le vittime eccellenti di questo sistema malato, che non premia il merito e viaggia parallelo ai "furbetti del cartellino".
Sempre più spesso trascorriamo le nostre giornate a cercare un lavoro, a mandare curriculum ai quali nessuno mai risponderà o, nei casi più drammatici, per lavori che avranno uno stipendio pari a 3-4 euro l'ora.
Quindi in questo contesto la depressione è quasi una conseguenza naturale di tutto questo, tantissime sono infatti le persone, soprattutto di sesso femminile, che si rivolgono ad uno psicologo per cercare di uscire dal baratro, ancor di più sono le persone che si vergognano di quel che gli sta accadendo, pensando che non avere un lavoro sia esclusivamente per colpa loro.
Come non abbandonarsi alla tristezza ai sensi di colpa?
Ecco alcuni consigli pratici:
  1.  Innanzitutto ridimensionare il senso di colpa: l'unica vera responsabilità che abbiamo è quella di andare in giro e portare curriculum, confrontarsi con diversi siti di lavoro  e utilizzare il poco tempo libero a disposizione (soprattutto per le mamme) in modo proficuo.
  2. Attenzione ad accettare stipendi da fame: Lavorare per 3-4 euro l'ora è umiliante e logorante e a meno che siate in mezzo ad una strada con debiti e lo sfratto che incombe, pensateci prima di accettare, togliereste tempo prezioso ai vostri figli, a voi stesse, ne vale la pena? Ricordate: siete pagate poco, perchè considerate poco.
  3.   Non vi fate ingannare da chi dice che basta la volontà:  molti psicologi, lo stesso Machiavelli affermano che il 50% di quello che ci accade è anche frutto purtroppo del fato: pensate alle donne norvegesi e a quelle siriane, non hanno nessun merito o nessuna colpa ad essere nate in una nazione dall'ottimo welfare o in una zona di guerra. 
  4. Parola d'ordine: distrarsi. E questo può avvenire in diversi modi: attraverso attività costruttive e rilassanti come la lettura, la visione di un film, o ancor meglio, perché non utilizzare questo tempo libero (sempre ridotto comunque per una mamma) per dedicarsi agli affetti ed ad una passione, sono fattori che allontanano la tristezza e lo sconforto. Inoltre chissà se la vostra passione (il cucito, la maglia, il disegno, lo scrivere, il decoupage etc...)potrebbe diventare un'occasione per racimolare qualche soldo, ma sempre senza troppe pretese, solo con passione, divertimento e poi chissà. Attraverso il vostro Hobby potreste conoscere gente nuova che vi aiuti a colmare il vuoto lavorativo per riempirlo di gioia, serenità. 
  5. Non isolatevi. Avrete sicuramente un'amica, un parente che può ascoltarvi e sostenervi nei momenti più duri. 
  6. Per non sprofondare non dimenticate che il lamento spegne i neuroni, quindi sfogatevi con una persona una volta, vi confrontate dopodiché andate oltre, altrimenti rischiate di ingigantire ancora di più il problema! 
  7. Ringraziando il Cielo la gente vive del lavoro ma non vive solo di quello! Il lavoro è importante, ma se quello momentaneamente non c'è potrete trovare grandi soddisfazioni dagli affetti e dalle passioni.
  8. Dedicare del tempo agli altri. Il volontariato aiuta tantissimo a ridimensionare i nostri problemi, a capire davvero qual è la vera sofferenza. Sul sito www.volontarioperungiorno.it potete trovare i riferimenti giusti, dove dedicare anche solo un giorno alla settimana al nostro prossimo in difficoltà. Ti posso garantire che vi farà stare davvero meglio!  
Spero che questi consigli ti possano essere utili, io stessa li ho sperimentati, poichè appartenendo alla categoria dei professori invisibili, presto anch'io sarò di nuovo disoccupata. 
Ho sperimentato sulla mia pelle certe sensazioni così spiacevoli, da toglierti qualsiasi voglia di vivere, ma non cedete mai allo sconforto. 
Vi lascio con un aforisma del fondatore dello scoutismo Baden Powell (ricordi di scout <3 font="">
 "Se guardi un masso dal basso verso l'alto, lo sgorgerai come un ostacolo insormontabile, ma se provi a salire sopra di esso e lo guardi dall'alto al basso all'improvviso ti sembrerà un sassolino."
Insomma il problema resta sempre lo stesso, tu puoi cambiare prospettiva e modo di affrontarlo.
Vi è piaciuto quest'articolo? Avete bisogno di ulteriori informazioni? Avete bisogno di una spalla su cui piangere o sfogarsi? Commentate! Vi risponderò subito.

giovedì 21 gennaio 2016

Manga Scans: il manga online.

Konnichiwa minna! 
Per oggi niente contenuti scolastici, ci rilassiamo un pò con LA mia passione per eccellenza: i manga e gli anime. Per chi non lo sapesse i manga sono i fumetti giapponesi, da cui sono stati tratti in passato e tuttora gli anime o come tutti dicono i cartoni animati. Chi è nato negli anni 80-90 si ricorderà di Holly e Benji, Mila e Shiro, Occhi di Gatto, Ranma, Sailor Moon, Dragon Ball, Mazinga, Dalthanius; questi anime spesso sono nati dall'omonima versione cartacea.
Dal 2002 a oggi, grazie anche ad internet, molti appassionati che conoscono le lingue straniere hanno iniziato a tradurre manga inediti in Italia, al fine di farli conoscere al grande pubblico. 
Molti dei titoli oggi pubblicati sono il frutto delle richieste dei lettori di scans (da scansione) online, i quali hanno in qualche modo orientato le scelte delle case editrici, anche se spesso, come ben sappiamo, è il costo dei diritti di autore che influenza maggiormente la strada intrapresa da una casa editrice (ad esempio i diritti dei manga ancora in corso in Giappone costano meno)
In giro si trovano anche le scans di manga già noti in Italia, affinchè gli otaku possano avere una copia digitale del loro manga preferito anche su tablet. 
Numerosi i forum e le pagine facebook che trattano di manga o scansioni, di seguito l'elenco delle pagine facebook più ricche e ben curate:

Amethyst eyes forum
Shoujo power Italia ( non vi sono scansioni, ma è ottimo per aggiornarsi su di esse)
-Shingeki-no-shoujo
kamisama hajimemashita italy
Manga & Anime
Manga-che-passione (ottimo per aggiornarsi sui nuovi manga e anime più belli in Giappone e in Italia)

A questo punto fatemi sapere qual è il vostro manga preferito inedito e ne parleremo anche qui.

Buona lettura!!

domenica 17 gennaio 2016

Ho sbagliato scuola superiore? E adesso?

Tanti adulti oggi affermano di aver sbagliato scuola, solo dopo essersi diplomati, molti perchè hanno capito solo a 20 anni cosa volevano dalla vita, altri perchè hanno scelto male quell'indirizzo. C'è sempre tempo per rimediare agli sbagli e, se questo vale per un adulto è ancora più semplice per un ragazzo. 
Se vi accorgete di aver sbagliato indirizzo ad inizio anno scolastico, basta annullare l'iscrizione e rifarla in un altro istituto. Se ciò avvenisse a metà anno scolastico, potete sempre cambiare, più complicato è quando ciò avviene in terza-quarta superiore.
A questo punto fatevi alcune domande: perchè voglio cambiare scuola? Perchè non mi piace, ho scoperto un'altra attitudine o perchè i miei compagni o i miei professori non mi comprendono?  
In quest'ultimo caso, se i vostri studi vi piacciono, prima di ricominciare di nuovo, cercate un confronto, magari con l'appoggio dei vostri genitori, ma se la situazione è grave, come nel caso di molestie o bullismo, mai soccombere e chiedere aiuto sempre. Anche alla sottoscritta.
Se invece vi trovate in un liceo classico e scoprite la passione per l'arte, scommettetevi e cambiate scuola. Sappiate però che per essere iscritti alla classe successiva, ma in un altro indirizzo, è necessario fare un esame a settembre che preveda la verifica delle materie che non avete studiato nel precedente indirizzo. Ad esempio se ti trovi in un liceo linguistico e vorresti iscriverti in un liceo scientifico, sicuramente dovrai affrontare un esame di latino.
Molti studenti, spaventati dall'esame, non provano a seguire la propria passione, in realtà l'esame è molto semplice per chi studia. 
Molti preferiscono la via veloce e indolore della scuola paritaria: basta pagare ogni mese e il gioco è fatto. Difficilmente sarai bocciato anche nella scuola più seria,perchè paghi. 
Invece come è accaduto a B. e a U. due miei ex alunni, con il mio aiuto e di un'altra collega di matematica, riuscirono brillantemente ad entrare in un liceo scientifico statale, partendo da un professionale.  Hanno studiato bene e con costanza, seguendo i miei consigli, così sono riusciti nell'intento.
Oggi si stanno laureando nei tempi previsti, perchè abituati a sgobbare sui libri senza se e senza ma.
In Italia è vero che basta una raccomandazione, ma è anche vero che se essa non la possiedi, la tua bravura nel tempo sarà premiata. L'ho provato su me stessa.
Questo in breve i miei consigli, ricordate che offro consulenze anche online su questo spinoso problema, valido dai 14 ai 99 anni. 
Penso che anche un adulto possa rimediare a questo, basta metodo e dedizione.
Ricordate chi millanta scorciatoie nella vita o è un lestofante o un raccomandato!
Buona domenica.

giovedì 14 gennaio 2016

Gennaio tempo di scelte... liceo o scuola professionale?

Da molto tempo non aggiorno questo blog, 3 anni sono davvero tanti e in questi 3 anni sono cambiate tante cose... Ma non voglio tediarvi e andiamo subito all'argomento chiave:

QUEST'ANNO SONO IN 3 MEDIA, DOVE MI ISCRIVO?

A gennaio tanti 13enni italiani compiranno una scelta fondamentale per la loro vita. A mio giudizio, 13 anni sono spesso troppo pochi per fare una scelta così importante, non solo per questioni di maturità, ma anche perchè si è troppo giovani per capire davvero "cosa fare da grande". Ammiro molto il sistema scolastico giapponese che comprende 6 anni di elementari, 3 di medie e 3 di superiori. La scelta della scuola superiore è infatti compiuta a 16 anni, è palese che ad un passo dalla maggiore età sicuramente si è più maturi (o almeno si spera :D)
In Italia funziona diversamente quindi dal 15 gennaio al 15 febbraio i ragazzi saranno alle prese con la scelta tra le più complesse e fondamentali della loro vita.
Innanzitutto ricordiamo che la scuola media superiore in Italia dal 2010 è così composta:
- 6 licei;
istituti tecnici, suddivisi in 2 settori con 11 indirizzi;
istituti professionali suddivisi in 2 settori con 6 indirizzi.

Detto ciò, ecco una piccola guida che può aiutare ragazzi e genitori:

1) Considerare innanzitutto aspirazioni e passioni dei ragazzi: Gli piace la musica? Ama cucinare? Ama studiare? Adora gli animali? Vorrebbe volare con un jet? 

2) Valutare l'andamento del mondo del lavoro oggi: tanti laureati disoccupati e posti di lavoro come operaio specializzato, tecnico informatico o cuoco che restano vaganti. Pensateci.

3) Genitori la vostra vita l'avete fatta, ora tocca a loro: molti genitori avvocati o medici vorrebbero che il proprio figliolo andasse al liceo classico o scientifico. Nulla di più sbagliato. La vita è la loro, noi siamo solo le loro guide, se quindi avesse la passione per la pasticceria o per le acconciature lasciatelo scegliere secondo la sua passione. E poi finiamola con il pregiudizio di scelte di serie A o serie B: è LA LORO SCELTA. Punto. Accettatela.

4) Approfittare delle giornate di orientamento: in molte città organizzano delle vere e proprie giornate di orientamento per agevolare questa scelta, sono gratuite, approfittatene!

Scelto il percorso quale istituto scegliere? Bene, è necessario adesso scegliere l'istituto della nostra città più adatto:

1) Valuta l'offerta formativa: Una delle prime cose da valutare è l’offerta formativa che la scuola propone ai suoi studenti. Consultando il loro sito internet, troverete i corsi e i progetti che vengono organizzati e gli obiettivi formativi dei diversi progetti.

2)La reputazione: chiedi informazioni sulla preparazione dei docenti, se vi sono stati atti di bullismo o violenza, come si comportano i ragazzi di quel determinato istituto, se la struttura è nuova o rimodernata, se sono dotati di laboratorio informatico o linguistico, etc.

3)L'uso delle tecnologie: Sicuramente è un'ottima scuola quella che punta anche allo sfruttamento delle tecnologie digitali per insegnare ai propri studenti. L’apprendimento attraverso questi strumenti può rappresentare un vantaggio, se controllato e ben sfruttato.


Spero che la mia miniguida possa esservi d'aiuto, per ulteriori chiarimenti o per una consulenza personalizzata contattatemi all'email aiko79@libero.it

E se qualcosa fosse andato storto? Il mio prossimo post parlerà proprio di questo. 
HO SBAGLIATO STRADA E ADESSO? 
Stay tuned!