giovedì 5 maggio 2016

Si può lavorare da morire, ma morire di lavoro no!


Carissime mamme, carissime donne,
 da pochissimo è ormai trascorso il Primo Maggio, festa internazionale del lavoro, ma da quasi 10 anni in Italia è diventatp più che una festa, una sorta di Requiem, un ricordo vago o mai avuto.
Noi donne, in particolare sopra i 30 anni e ancor di più le madri, siamo le vittime eccellenti di questo sistema malato, che non premia il merito e viaggia parallelo ai "furbetti del cartellino".
Sempre più spesso trascorriamo le nostre giornate a cercare un lavoro, a mandare curriculum ai quali nessuno mai risponderà o, nei casi più drammatici, per lavori che avranno uno stipendio pari a 3-4 euro l'ora.
Quindi in questo contesto la depressione è quasi una conseguenza naturale di tutto questo, tantissime sono infatti le persone, soprattutto di sesso femminile, che si rivolgono ad uno psicologo per cercare di uscire dal baratro, ancor di più sono le persone che si vergognano di quel che gli sta accadendo, pensando che non avere un lavoro sia esclusivamente per colpa loro.
Come non abbandonarsi alla tristezza ai sensi di colpa?
Ecco alcuni consigli pratici:
  1.  Innanzitutto ridimensionare il senso di colpa: l'unica vera responsabilità che abbiamo è quella di andare in giro e portare curriculum, confrontarsi con diversi siti di lavoro  e utilizzare il poco tempo libero a disposizione (soprattutto per le mamme) in modo proficuo.
  2. Attenzione ad accettare stipendi da fame: Lavorare per 3-4 euro l'ora è umiliante e logorante e a meno che siate in mezzo ad una strada con debiti e lo sfratto che incombe, pensateci prima di accettare, togliereste tempo prezioso ai vostri figli, a voi stesse, ne vale la pena? Ricordate: siete pagate poco, perchè considerate poco.
  3.   Non vi fate ingannare da chi dice che basta la volontà:  molti psicologi, lo stesso Machiavelli affermano che il 50% di quello che ci accade è anche frutto purtroppo del fato: pensate alle donne norvegesi e a quelle siriane, non hanno nessun merito o nessuna colpa ad essere nate in una nazione dall'ottimo welfare o in una zona di guerra. 
  4. Parola d'ordine: distrarsi. E questo può avvenire in diversi modi: attraverso attività costruttive e rilassanti come la lettura, la visione di un film, o ancor meglio, perché non utilizzare questo tempo libero (sempre ridotto comunque per una mamma) per dedicarsi agli affetti ed ad una passione, sono fattori che allontanano la tristezza e lo sconforto. Inoltre chissà se la vostra passione (il cucito, la maglia, il disegno, lo scrivere, il decoupage etc...)potrebbe diventare un'occasione per racimolare qualche soldo, ma sempre senza troppe pretese, solo con passione, divertimento e poi chissà. Attraverso il vostro Hobby potreste conoscere gente nuova che vi aiuti a colmare il vuoto lavorativo per riempirlo di gioia, serenità. 
  5. Non isolatevi. Avrete sicuramente un'amica, un parente che può ascoltarvi e sostenervi nei momenti più duri. 
  6. Per non sprofondare non dimenticate che il lamento spegne i neuroni, quindi sfogatevi con una persona una volta, vi confrontate dopodiché andate oltre, altrimenti rischiate di ingigantire ancora di più il problema! 
  7. Ringraziando il Cielo la gente vive del lavoro ma non vive solo di quello! Il lavoro è importante, ma se quello momentaneamente non c'è potrete trovare grandi soddisfazioni dagli affetti e dalle passioni.
  8. Dedicare del tempo agli altri. Il volontariato aiuta tantissimo a ridimensionare i nostri problemi, a capire davvero qual è la vera sofferenza. Sul sito www.volontarioperungiorno.it potete trovare i riferimenti giusti, dove dedicare anche solo un giorno alla settimana al nostro prossimo in difficoltà. Ti posso garantire che vi farà stare davvero meglio!  
Spero che questi consigli ti possano essere utili, io stessa li ho sperimentati, poichè appartenendo alla categoria dei professori invisibili, presto anch'io sarò di nuovo disoccupata. 
Ho sperimentato sulla mia pelle certe sensazioni così spiacevoli, da toglierti qualsiasi voglia di vivere, ma non cedete mai allo sconforto. 
Vi lascio con un aforisma del fondatore dello scoutismo Baden Powell (ricordi di scout <3 font="">
 "Se guardi un masso dal basso verso l'alto, lo sgorgerai come un ostacolo insormontabile, ma se provi a salire sopra di esso e lo guardi dall'alto al basso all'improvviso ti sembrerà un sassolino."
Insomma il problema resta sempre lo stesso, tu puoi cambiare prospettiva e modo di affrontarlo.
Vi è piaciuto quest'articolo? Avete bisogno di ulteriori informazioni? Avete bisogno di una spalla su cui piangere o sfogarsi? Commentate! Vi risponderò subito.

giovedì 21 gennaio 2016

Manga Scans: il manga online.

Konnichiwa minna! 
Per oggi niente contenuti scolastici, ci rilassiamo un pò con LA mia passione per eccellenza: i manga e gli anime. Per chi non lo sapesse i manga sono i fumetti giapponesi, da cui sono stati tratti in passato e tuttora gli anime o come tutti dicono i cartoni animati. Chi è nato negli anni 80-90 si ricorderà di Holly e Benji, Mila e Shiro, Occhi di Gatto, Ranma, Sailor Moon, Dragon Ball, Mazinga, Dalthanius; questi anime spesso sono nati dall'omonima versione cartacea.
Dal 2002 a oggi, grazie anche ad internet, molti appassionati che conoscono le lingue straniere hanno iniziato a tradurre manga inediti in Italia, al fine di farli conoscere al grande pubblico. 
Molti dei titoli oggi pubblicati sono il frutto delle richieste dei lettori di scans (da scansione) online, i quali hanno in qualche modo orientato le scelte delle case editrici, anche se spesso, come ben sappiamo, è il costo dei diritti di autore che influenza maggiormente la strada intrapresa da una casa editrice (ad esempio i diritti dei manga ancora in corso in Giappone costano meno)
In giro si trovano anche le scans di manga già noti in Italia, affinchè gli otaku possano avere una copia digitale del loro manga preferito anche su tablet. 
Numerosi i forum e le pagine facebook che trattano di manga o scansioni, di seguito l'elenco delle pagine facebook più ricche e ben curate:

Amethyst eyes forum
Shoujo power Italia ( non vi sono scansioni, ma è ottimo per aggiornarsi su di esse)
-Shingeki-no-shoujo
kamisama hajimemashita italy
Manga & Anime
Manga-che-passione (ottimo per aggiornarsi sui nuovi manga e anime più belli in Giappone e in Italia)

A questo punto fatemi sapere qual è il vostro manga preferito inedito e ne parleremo anche qui.

Buona lettura!!

domenica 17 gennaio 2016

Ho sbagliato scuola superiore? E adesso?

Tanti adulti oggi affermano di aver sbagliato scuola, solo dopo essersi diplomati, molti perchè hanno capito solo a 20 anni cosa volevano dalla vita, altri perchè hanno scelto male quell'indirizzo. C'è sempre tempo per rimediare agli sbagli e, se questo vale per un adulto è ancora più semplice per un ragazzo. 
Se vi accorgete di aver sbagliato indirizzo ad inizio anno scolastico, basta annullare l'iscrizione e rifarla in un altro istituto. Se ciò avvenisse a metà anno scolastico, potete sempre cambiare, più complicato è quando ciò avviene in terza-quarta superiore.
A questo punto fatevi alcune domande: perchè voglio cambiare scuola? Perchè non mi piace, ho scoperto un'altra attitudine o perchè i miei compagni o i miei professori non mi comprendono?  
In quest'ultimo caso, se i vostri studi vi piacciono, prima di ricominciare di nuovo, cercate un confronto, magari con l'appoggio dei vostri genitori, ma se la situazione è grave, come nel caso di molestie o bullismo, mai soccombere e chiedere aiuto sempre. Anche alla sottoscritta.
Se invece vi trovate in un liceo classico e scoprite la passione per l'arte, scommettetevi e cambiate scuola. Sappiate però che per essere iscritti alla classe successiva, ma in un altro indirizzo, è necessario fare un esame a settembre che preveda la verifica delle materie che non avete studiato nel precedente indirizzo. Ad esempio se ti trovi in un liceo linguistico e vorresti iscriverti in un liceo scientifico, sicuramente dovrai affrontare un esame di latino.
Molti studenti, spaventati dall'esame, non provano a seguire la propria passione, in realtà l'esame è molto semplice per chi studia. 
Molti preferiscono la via veloce e indolore della scuola paritaria: basta pagare ogni mese e il gioco è fatto. Difficilmente sarai bocciato anche nella scuola più seria,perchè paghi. 
Invece come è accaduto a B. e a U. due miei ex alunni, con il mio aiuto e di un'altra collega di matematica, riuscirono brillantemente ad entrare in un liceo scientifico statale, partendo da un professionale.  Hanno studiato bene e con costanza, seguendo i miei consigli, così sono riusciti nell'intento.
Oggi si stanno laureando nei tempi previsti, perchè abituati a sgobbare sui libri senza se e senza ma.
In Italia è vero che basta una raccomandazione, ma è anche vero che se essa non la possiedi, la tua bravura nel tempo sarà premiata. L'ho provato su me stessa.
Questo in breve i miei consigli, ricordate che offro consulenze anche online su questo spinoso problema, valido dai 14 ai 99 anni. 
Penso che anche un adulto possa rimediare a questo, basta metodo e dedizione.
Ricordate chi millanta scorciatoie nella vita o è un lestofante o un raccomandato!
Buona domenica.

giovedì 14 gennaio 2016

Gennaio tempo di scelte... liceo o scuola professionale?

Da molto tempo non aggiorno questo blog, 3 anni sono davvero tanti e in questi 3 anni sono cambiate tante cose... Ma non voglio tediarvi e andiamo subito all'argomento chiave:

QUEST'ANNO SONO IN 3 MEDIA, DOVE MI ISCRIVO?

A gennaio tanti 13enni italiani compiranno una scelta fondamentale per la loro vita. A mio giudizio, 13 anni sono spesso troppo pochi per fare una scelta così importante, non solo per questioni di maturità, ma anche perchè si è troppo giovani per capire davvero "cosa fare da grande". Ammiro molto il sistema scolastico giapponese che comprende 6 anni di elementari, 3 di medie e 3 di superiori. La scelta della scuola superiore è infatti compiuta a 16 anni, è palese che ad un passo dalla maggiore età sicuramente si è più maturi (o almeno si spera :D)
In Italia funziona diversamente quindi dal 15 gennaio al 15 febbraio i ragazzi saranno alle prese con la scelta tra le più complesse e fondamentali della loro vita.
Innanzitutto ricordiamo che la scuola media superiore in Italia dal 2010 è così composta:
- 6 licei;
istituti tecnici, suddivisi in 2 settori con 11 indirizzi;
istituti professionali suddivisi in 2 settori con 6 indirizzi.

Detto ciò, ecco una piccola guida che può aiutare ragazzi e genitori:

1) Considerare innanzitutto aspirazioni e passioni dei ragazzi: Gli piace la musica? Ama cucinare? Ama studiare? Adora gli animali? Vorrebbe volare con un jet? 

2) Valutare l'andamento del mondo del lavoro oggi: tanti laureati disoccupati e posti di lavoro come operaio specializzato, tecnico informatico o cuoco che restano vaganti. Pensateci.

3) Genitori la vostra vita l'avete fatta, ora tocca a loro: molti genitori avvocati o medici vorrebbero che il proprio figliolo andasse al liceo classico o scientifico. Nulla di più sbagliato. La vita è la loro, noi siamo solo le loro guide, se quindi avesse la passione per la pasticceria o per le acconciature lasciatelo scegliere secondo la sua passione. E poi finiamola con il pregiudizio di scelte di serie A o serie B: è LA LORO SCELTA. Punto. Accettatela.

4) Approfittare delle giornate di orientamento: in molte città organizzano delle vere e proprie giornate di orientamento per agevolare questa scelta, sono gratuite, approfittatene!

Scelto il percorso quale istituto scegliere? Bene, è necessario adesso scegliere l'istituto della nostra città più adatto:

1) Valuta l'offerta formativa: Una delle prime cose da valutare è l’offerta formativa che la scuola propone ai suoi studenti. Consultando il loro sito internet, troverete i corsi e i progetti che vengono organizzati e gli obiettivi formativi dei diversi progetti.

2)La reputazione: chiedi informazioni sulla preparazione dei docenti, se vi sono stati atti di bullismo o violenza, come si comportano i ragazzi di quel determinato istituto, se la struttura è nuova o rimodernata, se sono dotati di laboratorio informatico o linguistico, etc.

3)L'uso delle tecnologie: Sicuramente è un'ottima scuola quella che punta anche allo sfruttamento delle tecnologie digitali per insegnare ai propri studenti. L’apprendimento attraverso questi strumenti può rappresentare un vantaggio, se controllato e ben sfruttato.


Spero che la mia miniguida possa esservi d'aiuto, per ulteriori chiarimenti o per una consulenza personalizzata contattatemi all'email aiko79@libero.it

E se qualcosa fosse andato storto? Il mio prossimo post parlerà proprio di questo. 
HO SBAGLIATO STRADA E ADESSO? 
Stay tuned!

venerdì 8 febbraio 2013

Riassunti Facoltà Lettere e Sc. della Comunicazione :)

Come molti mi hanno chiesto sul forum Soqquadro ecco l'elenco dei riassunti che possiedo,alcuni sono gratis, per altri chiedo un piccolo contributo, visto che dietro c'è stato molto lavoro o appartengono ad altre mie colleghe.
Per averli basta scrivermi all'email aiko79@libero.it.
Se qualcuno volesse spiegarmi come poterli scaricare direttamente da qui, gliene sarei grata.
In ogni caso tutti i riassunti o le anteprime sono disponibili nel mio gruppo facebook
https://www.facebook.com/groups/370460663028192/files/

SUL GRUPPO NUOVI RIASSUNTI!!
Ricordate che un riassunto è un supporto, si studia dai testi.
Se nella vostra testa regna il caos, se siete bloccati, anche psicologicamente, contattatemi in privato, vi darò i giusti consigli. Se poi siete già 2-3 colleghi con lo stesso problema ci sono le lezioni di gruppo:valide, molto economiche e costruttive.
Offro anche supporto tesi di laurea. Info aiko79@libero.it

mercoledì 9 novembre 2011

Manuale per imparare a studiare!

Non è la prima volta che parliamo di metodo di studio, come già detto tempo addietro ognuno deve trovare il suo metodo, partendo da regole basilari. Quindi, scartabellando tra una biblioteca e un'altra, ho trovato questo Breve manuale per studiare bene e prendere buoni voti, che può ulteriormente aiutarvi. Ecco la mia sintesi:

Strategia e problematiche dello studio.

Non è concepibile arrivare all’esame (o una semplice interrogazione) con una preparazione scadente, frammentaria e confusa. Diffidate dei vostri compagni che prendono 8 o dei vostri colleghi che prendono 30 ad un esame, dicendo di non aver toccato libro, vogliono solo darsi un tono e prendervi in giro.

Occorre però una seria strategia d’attacco ed una fiducia assoluta verso se stessi.Solo in questo modo si può sfondare completamente e conquistarsi l’obiettivo che si era prefissati. In molti miei studenti riscontro una paura, un'ansia da interrogazione esagerata, che blocca qualunque altra facoltà mentale. I docenti sono persone, non sono nè vampiri, nè zombie!

Ogni esame/interrogazione ha la sua tempistica: non si può preparare l'esame di Letteratura Italiana in 4 giorni, ma nemmeno in 6 mesi. In base alle regole che ora vi mostrerò potete così orientarvi:

Prima regola: rileggere continuamente con attenzione il testo che contiene segnandosi con una matita i punti salienti che collegano i vari discorsi, la mente ha la capacità di assimilare anche se non studiamo. Lo studio deve essere un passo successivo.

Seconda regola: focalizzare i punti principali, segnarseli su un blocco note o un quaderno (o come facevo io a margine del libro :) ) ed essere in grado di visualizzarli e ricostruire un discorso completo soltanto ricordandosi i punti.

Terza regola: fissarsi la scaletta su un foglio a parte e ripetere i concetti chiave. L’importante è essere in grado di ricordarsi i punti chiave e saper ricostruire un discorso.

Ripeti sempre a voce alta tutto quello che hai imparato. Organizzati con qualche compagno di studio e con lui/lei sottoponiti ad una dura interrogazione. Lui prenderà il libro e ti chiederà le cose spietatamente, mentre tu cercherai di rispondere e di vedere in quali punti sei più cadente. In due si lavora meglio e basta un po’ di affiatamento per raggiungere ottimi risultati in breve tempo. Però mi raccomando: NIENTE DISTRAZIONI!!

Gli orari per studiare meglio sono il mattino presto, quando la mente è ancora fresca. Se si studia il pomeriggio, evitare di riempire lo stomaco, in questo modo la sonnolenza prenderà sopravvento ed addio studio. Così anche dopo cena.

IMPORTANTE!! Studiare sodo non significa assolutamente perdersi un po’ di svago o altro, devi essere bravo a fare sia l'uno che l’altro.E per fare tutto, studiare, ma anche fare sport, uscire, giocare alla playstation, l’organizzazione è fondamentale!!!

Prenditi un quaderno e traccia le basi per una giornata di lavoro: così non solo porti a termine ciò che ti sei prefisso, ma sviluppi anche la volontà, fondamentale per ottenere ottimi risultati.

Da evitare come la peste:

Leggere o studiare a letto;

Ascoltare TV o radio durante lo studio;

Studiare subito dopo pranzo, meglio aspettare un po’.

Facebook, telefonino e compagnia SPENTI!

Segui delle buone regole alimentari, principalmente incentrate sull’alimentazione del cervello.


Altre buone regole da seguire sin da adesso.

1) Studiare con attenzione, o meglio anche se devi studiare un paragrafo per 10 minuti, in quei 10 minuti ci deve essere attenzione. Solo in questo modo farai meno fatica ad apprendere, ed imparerai molto più velocemente.
2) Fai pure domande a qualcuno che ne sa più di te o comunque ha già superato l’interrogazione.
3) La calma è indispensabile. Allenati a respirare lentamente e profondamente e stai calmo.
4) Se hai un altro amico o amica che è nelle tue condizioni, studia pure in compagnia.
5) PENSARE POSITIVO a tutti i costi.

Inoltre:

Lo studente che si pone davanti ad un quaderno zeppo di appunti, un testo scolastico si chiede sempre il perché lo sta facendo. Soprattutto se sta studiando Latino. ^^"

Nella vita è sempre importante trovare il perchè di quello che si fa, per un liceale è sicuramente più difficile, va a scuola perchè deve andarci, preferirebbe fare altro, ma la scuola è la base della propria crescita, è il trampolino di lancio per quello che vorremo fare in futuro.
Mettiamo che lo stesso alunno abbia trovato FINALMENTE le valide ragioni sul perché del suo “lavoro” scolastico, a questo punto egli dovrà concentrare i suoi sforzi sia a scuola che a casa; ma concentrare i propri sforzi non significa solamente stare attenti a quello che si dice in aula per poi aprire distrattamente un libro nel pomeriggio. Occorre elaborare una strategia sia a scuola che a casa (consigli validi anche per lo studio univesitario ;) ):

A SCUOLA:
Lo studio inizia in classe. Il primo passo per tenere a mente almeno la maggior parte dei concetti che l’insegnante spiega è prendere appunti.
Saper prendere appunti porta a:
- cominciare a fissare nella mente nozioni e concetti;
- verificare se uno ha capito ciò che si discute;
- annotare ciò che è fondamentale per saper ricostruire la lezione spiegata.
Il primo passo è prendere la penna, cominciare a prenderne coscienza che essa serve non per scrivere sui muri e sui banchi, ma forse sui fogli bianchi che riempiono i quaderni. Tra l’altro è utile anche annotare sul diario non solo le comunicazioni ufficiali, ma anche i suggerimenti dell’insegnante, gli esercizi consigliati, i ripassi; capovolgere almeno in parte che l’insegnante sia uno strumento di tortura e cominciare a capire che invece il suo compito consiste nell’aiutarti.
Un altro momento importante da non sottovalutare sono le prove scritte in classe. Bene, ecco alcuni suggerimenti per l’allievo:
- La prima cosa è mantenere la calma.
- Controlla poi il tempo a disposizione ed in base a quello distribuisci le fasi del lavoro da eseguire.
- Meglio affrettarsi con calma! Sin dall’inizio dell’esecuzione è bene partire, perché dopo potrebbe mancarti il tempo o la voglia di rivedere il lavoro scritto con la dovuta attenzione.
- Scrivere in modo ordinato, pulito, chiaro, onde evitare perdite di tempo per cercare di capire cosa avevi scritto, e per non indisporre chi corregge.
- Non copiare! Questo perché corri il rischio di copiare gli errori altrui, e poi vivere di elemosina (=copiando) non ti aiuta a sviluppare il cervello, ma ti creerà anche delle inibizioni.
- Prima di consegnarlo leggere con attenzione ciò che si è scritto, assicurandoti di avere capito quanto ti viene richiesto e di non essere uscito fuori traccia.

A CASA:
Naturalmente a casa è più agevole studiare che non in classe. Conoscenza dell’ambiente, tempi dedicati allo studio, metodo e altro ancora vengono scelti dallo studente.
Si comincia innanzitutto dallo spazio:
- Possibilmente si opta per un posto dove ci si possa isolare facilmente.
- Evitare assolutamente: telefono, TV, radio, ecc., almeno in quel momento.
- Sopra la scrivania (o tavolo) si deve avere a portata di mano solo ciò che effettivamente serve: quaderni, testi, strumenti necessari.
Tutto questo non basta naturalmente: occorre anche pianificare la settimana. Ed infatti all’inizio di ogni settimana bisognerebbe prepararsi un breve programma di studio ed aggiornare l’agenda degli impegni scolastici. Per fare ciò si potrebbe utilizzare per questa operazione una tabella dove inserire le ore pomeridiane in cui l’allievo intende studiare. Anche qui occorre lavorare con metodo:
- L’allievo può inserire le attività personali alle quali non vuole rinunciare (sport, amici, TV e cinema, altro), ma deve tener onestamente conto che il suo lavoro è lo studio.
- Può segnarsi quando svolgerà le esercitazioni scritte, così in precedenza potrà prima studiare per bene la teoria.
Può sembrare banale, ma sono in pochi ad organizzarsi con questo metodo di lavoro. Non solo: tenendo un’agenda “scolastica” a portata di mano si potranno evitare pomeriggi zeppi di impegni ed altri completamente vuoti dove non si sa cosa fare.

A questo punto persino il pomeriggio si potrà ben organizzare:
- Si può cominciare dividendo il tempo in “unità di lavoro” (ad esempio 40 minuti di studio seguiti da 10 minuti di relax).
- Si possono alternare le materie, evitando di passare troppo tempo su una sola.
- Ci si può nutrire anche di alimenti che favoriscono la memoria, la concentrazione, almeno per quei giorni in cui gli studi richiedono maggiore impegno .
A questo punto ci si può organizzare persino per le materie ORALI e quelle SCRITTE. Per le materie espositive (storia, geografia, scienza, ecc.) lo studio si potrebbe dividere in tre fasi:

PRIMA FASE
- Lettura per farsi un’idea generale dell’argomento, ma anche per apprendere concetti nuovi e parole. Sarebbe indispensabile l’uso di un vocabolario.
- Lettura per capire le parole e concetti nuovi.
- Lettura per suddividere il testo in paragrafi, sottolineare i punti essenziali, riassumendoli a margine o con schemi.

SECONDA FASE
- Studiare i singoli paragrafi, collegandoli via via, finchè non si riesce a ricostruire l’argomento complessivo con parole proprie.
- Tale ricostruzione va fatta a voce alta, e non a mente, evitando di distrarsi e concentrandosi sulle parole che si sta usando.

TERZA FASE
Il giorno precedente quello fissato per le interrogazioni:
- Rileggere il testo, consultando gli appunti, gli schemi ed i riassunti fatti.
- Provare ad immaginare l’interrogazione, formulando domande su argomenti in generale e sulle parti che li contengono.
Riguardo le esercitazioni SCRITTE possibilmente vanno eseguite lo stesso giorno in cui sono assegnate, questo dopo aver studiato o ripassato le regole da applicare per eseguire.


All'inizio ogni metodo sarà difficile da applicare, magari modificherete questi consigli in base per adattarlo alle vostre esigenze.

Se poi continuate ad avere dei problemi, contattatemi, vi aiuterò! :)

venerdì 19 agosto 2011

Compiti per le vacanze...e l'importanza di leggere.L'e


...che tragedia! ^^"
Le vacanze estive sono ormai agli sgoccioli e tra meno di un mese si torna sui banchi di scuola. In questi mesi estivi è infuriata in numerose testate gionalistiche come Donna Moderna la polemica sui questi odiati esercizi estivi.
Molti docenti hanno preferito non lasciare nulla ai propri ragazzi, coscienti che le versioni sarebbero state copiate da internet, le equazioni copiate dai quaderni dei compagni,quindi che il tutto sarebbe stato solo una presa in giro.
Altri docenti, diremmo all'antica, hanno lasciato ai propri ragazzi libri da leggere, versioni ed esercizi da fare, anche in una certa quantità. E aggiungerei io "rovinando" l'estate solo agli alunni più diligenti, che non hanno avuto debiti e che saranno gli unici a dedicare del prezioso tempo estivo ai compiti, perchè, lo sappiamo,la maggioranza non toccherà libro, troverà diversi escamotage anche dell'ultimo minuto. Ed il risultato educativo-didattico sarà pari a zero.

La mia posizione è a metà strada: compiti si, ma pochi, da svolgere in 2-3 giorni massimo al fine di ripassare le materie più complesse, prima del suono della campanella settembrino.
Invece lascerei massima libertà nella lettura dei libri. Purtroppo per la maggioranza è necessario imporre lo spauracchio della verifica con voto, altrimenti non sarebbero stimolati a leggere nulla,contemporaneamente però in questo modo si favorirebbero quei ragazzi che per loro natura leggono molto, ma hanno gusti differenti.
Io penso che sia importante leggere innanzitutto, magari una docente può suggerire la lettura di grandi classici, in base all'indole del ragazzo, ma poi lasciarlo libero.
Nei caldi pomeriggi estivi, quando al mare c'è troppo caldo, invece di passare il proprio tempo solo su facebook, è bellissimo perdersi in una lettura piacevole: un giallo, un fantasy, narrativa italiana e straniera o anche un horror. Riscoprire il gusto della magia delle parole, la loro dolcezza, il loro potere consolario e fortificante.

Nel caso in cui però la vostra prof vi ha lasciato una tonnellata di compiti, non vi scoraggiate. Il metodo è sempre quello, dedicare 2-3 ore al giorno, magari nelle ore più calde quando non si può fare altro o la mattina molto presto, allo studio.
Se volete dei risultati, se volete che il primo compito di latino vada bene, perchè vi ricordate tutto perfettamente, è inutile compiare la versione da internet, meglio studiare insieme ad un amico, meglio farsi aiutare da un professore o da un parente, piuttosto che copiare le versioni che al 95% sono sbagliate.
Non pensate che voi siete gli unici scemi della classe che li fate,fare paragoni è sempre sbagliato, pensate solo a voi stessi senza dimenticare che i sacrifici danno sempre i loro frutti,anche se nel tempo e la furbizia prima o poi paga.
Quindi buono e proficuo studio e per un consiglio commentate qui, vi risponderò.